Albania accordo migrante ammissione inabilità – Zuppi

(COLORnews) – ROMA, 8 NOV – L’accordo siglato questa settimana dal governo italiano con Tirana per la realizzazione di centri per migranti in Albania è un’ammissione di incapacità ad accoglierli. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi. Mercoledì.
“L’ho letto, vedremo, di per sé è un’ammissione di incapacità perché non si capisce perché l’accoglienza non debba essere organizzata meglio, su questo non ci possono essere dubbi”, ha detto Zuppi al a margine della presentazione di un rapporto della Fondazione Migrantes.
“Sembra che ci siano discussioni anche all’interno della maggioranza, quello che sicuramente è importante è avere un sistema di accoglienza che dia sicurezza a tutti, sia a chi viene accolto che a chi riceve”, ha aggiunto.
Secondo l’accordo firmato lunedì a Roma dalla Meloni con il premier albanese Edi Rama, i migranti soccorsi in mare dalle autorità italiane verrebbero portati in Albania.
Non si applicherebbe ai migranti prelevati dalle navi di ricerca e salvataggio gestite dalle ONG, a quelli che effettivamente sbarcano in Italia o ai minori, alle donne incinte e alle persone vulnerabili.
Nel porto nordoccidentale albanese di Shëngjin, si legge nell’accordo, l’Italia gestirà le procedure di sbarco e identificazione e allestirà un centro di prima accoglienza e screening.
A Gjader, sempre nel nord-ovest dell’Albania, verrà allestito un altro centro per richiedenti asilo provenienti dai cosiddetti Paesi di origine sicuri, sul modello del centro presso il porto siciliano di Pozzallo, dove le persone verranno trattenute per il tempo necessario alla effettuare procedure accelerate di determinazione dell’asilo. (COLORnews).
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