Analisi: Qual è il clima in Italia in vista delle elezioni?

Per molte ragioni questa è stata una campagna elettorale molto insolita in Italia in vista delle elezioni del 25 settembre e non solo perché per la prima volta dopo molti anni si è svolta durante l’estate mentre gli italiani erano ancora in vacanza.
Con una crisi energetica senza precedenti che ha colpito imprese e famiglie a seguito della guerra in Ucraina, ritiene che le imminenti elezioni anticipate del Paese non siano in cima alla lista delle priorità di molti italiani.
Quando il primo ministro Mario Draghi si è dimesso a luglio, i sondaggi hanno suggerito che gli italiani erano per lo più riluttanti a tornare alle urne.
Il problema è che queste elezioni sono di gran lunga tra le più cruciali che il Paese ha visto negli ultimi anni.
Il prossimo governo sarà incaricato di attuare le riforme e raggiungere gli obiettivi per ricevere una grossa somma di fondi per la pandemia dall’Unione Europea.
È un’opportunità storica che non veniva presentata al Paese dalla seconda guerra mondiale per ricostruire la sua economia e renderla più competitiva.
Il prossimo leader italiano sarà anche incaricato di dare forma alle relazioni internazionali del Paese in un momento in cui queste sembrano avere più importanza di ogni altra cosa. La pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina hanno entrambi costretto i paesi europei a ripensare le loro relazioni con l’UE e con gli alleati occidentali.
Una campagna elettorale più incentrata sul digitale
Anche la campagna elettorale è stata diversa: la comunicazione è avvenuta principalmente sui social media con i leader politici visti più frequentemente online che nelle piazze pubbliche.
Ci sono stati dibattiti di persona con l’incontro di Rimini, il vertice di Cernobbio e il recente confronto faccia a faccia tra l’estrema destra Giorgia Meloni e il centrosinistra Enrico Letta organizzato dal quotidiano italiano il Corriere della Sera come i principali momenti salienti.
Se il primo ha offerto al Primo Ministro Draghi la possibilità di delineare la sua eredità politica mentre consigliava i futuri leader di governo italiani, il secondo sembrava più un’opportunità per i leader politici di aprirsi sui loro programmi politici.
Con l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini che mette in dubbio l’efficacia delle sanzioni contro la Russia, abbiamo anche assistito per la prima volta a come le divisioni all’interno dell’alleanza di destra abbiano iniziato a farsi sentire.
Per molti, un gesto di Meloni, che è stata fotografata mentre si posava le mani sulla testa, ha simboleggiato la posizione opposta dei due leader di estrema destra sulla questione. Presto potrebbero formare una coalizione di destra che includa Forza Italia di Silvio Berlusconi.
È stato il recente dibattito tra Letta del Partito Democratico e Fratelli d’Italia Meloni che è stato il primo serio confronto uno a uno tra i due rivali.
Ma invece di andare in onda in tv, il dibattito è stato trasmesso in streaming online sul sito de _il Corriere della Sera_. La decisione di non avere il consueto dibattito televisivo è stata presa dall’Agcom, l’autorità italiana di regolamentazione delle comunicazioni.
Nonostante l’audience sia diversa rispetto a quella che normalmente seguirebbe l’emittente pubblica italiana, i due leader hanno avuto l’opportunità di esprimere la propria opinione su alcune questioni urgenti: dalla crisi energetica e bollette in aumento alle politiche fiscali.
Per i potenziali elettori che non hanno seguito i social media e le piattaforme digitali oi dibattiti, la speranza è che possano fare la “cosa della vecchia scuola”, che significa trovare il tempo e la volontà di leggere i programmi politici.
Ma i recenti sondaggi di inizio settembre hanno mostrato che circa il 35% degli italiani non vuole tornare alle urne, una tendenza che, se confermata, potrebbe portare l’affluenza alle urne ai minimi storici, affermano gli analisti.