Due attivisti climatici di “ultima generazione” si incollano alla statua del Vaticano –

Ispirandosi a gruppi di attivisti britannici come Extinction Rebellion e altri altrove che hanno utilizzato tattiche simili, gli attivisti del gruppo italiano di azione per la crisi climatica Ultima Generazione (Ultima Generazione) si sono incollati al gruppo statuario di Laocoonte, una delle statue più famose dei Musei Vaticani, alzando un cartello con scritto “niente gas e niente carbone”.
Laocoonte, una delle sculture più famose dell’antichità greca e romana, mostra il sacerdote troiano ei suoi due figli uccisi dai serpenti marini inviati da Poseidone dopo aver tentato invano di avvertirli dello stratagemma del cavallo di Troia greco.
Ultima Generazione ha dichiarato in una dichiarazione: “Come Laocoonte, scienziati e attivisti sono testimoni che cercano di mettere in guardia coloro che li circondano delle conseguenze che le azioni di oggi avranno sul futuro. Come Laocoonte, scienziati e attivisti non vengono ascoltati o, peggio ancora, messi a tacere dal mondo politico, che è più interessato a difendere i privilegi di una minoranza che a dimostrare il bene della comunità”.
Laura, una delle due attiviste che si sono incollate alla statua, ha detto: “Nel nostro movimento ci sono i genitori, ci sono i bambini, uniti dalla volontà di spingere il mondo della politica a fare le scelte giuste per arginare il cambiamento climatico prima che lo sia troppo tardi”.
La statua di Laocoonte e dei suoi figli, fu scavata a Roma nel 1506 e esposta al pubblico nei Musei Vaticani, dove si trova. Si tratta molto probabilmente della stessa statua che fu elogiata nei massimi termini dal principale scrittore d’arte romano, Plinio il Vecchio. Le figure sono quasi a grandezza naturale, mostrando il sacerdote troiano Laocoonte ei suoi figli Antifante e Timbreo mentre vengono attaccati da serpenti marini. Il gruppo è stato definito “l’icona prototipo dell’agonia umana” nell’arte occidentale.