Elezioni in Italia: una guida per chi è chi

Chi sono i protagonisti delle elezioni italiane?

Le elezioni generali italiane si terranno domenica 25 settembre con un’alleanza di destra ampiamente prevista per battere la sinistra con una vittoria schiacciante.

In testa agli ultimi sondaggi d’opinione c’è l’estrema destra Fratelli d’Italia (FdI) partito di Giorgia Meloni che si appresta a diventare la prima donna premier italiana dopo le elezioni generali del 25 settembre.

La FdI è l’unico partito in corsa elettorale che non ha fatto parte del governo di unità nazionale del premier uscente Mario Draghi, dimessosi a luglio dopo che tre partiti della coalizione avevano ritirato il loro sostegno.

Il partito nazionalista-conservatore di Meloni domina un’alleanza che comprende la destra Lega di Matteo Salvini e il centrodestra Forza Italia di Silvio Berlusconi.

I sondaggi danno alla FdI circa il 25 per cento dei voti, suggerendo che con i voti combinati di Lega e Forza Italia – circa il 12 per cento e l’8 per cento rispettivamente – il blocco di destra potrebbe conquistare una solida maggioranza in entrambe le camere del parlamento .

Giorgia Meloni (45) è cresciuta nel quartiere romano della Garbatella e ha fondato la FdI nel 2012. È nota per il suo stile schietto, anche se tende ad attenuare la sua retorica focosa quando si rivolge ai media internazionali.

Fratelli d’Italia leader Giorgia Meloni. Photo: Pierre Teyssot / Shutterstock.com.

Meloni mantiene una posizione pro-NATO e sostiene le sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, tuttavia durante una recente manifestazione ha promesso che se vince “il divertimento sarà finito” per l’UE.

Ha anche generato titoli di notizie proponendo un blocco navale per fermare la migrazione verso l’Italia e dichiarando la sua intenzione di rispondere alla crisi energetica in corso modificando il piano di ripresa dell’Italia da 200 miliardi di euro.

Nei giorni scorsi ha appoggiato il leader ungherese Viktor Orbán, stretto alleato, dopo che il parlamento europeo aveva votato a favore del fatto che l’Ungheria fosse diventata “un regime ibrido di autocrazia elettorale”.

Esponente del nazionalismo e dei valori tradizionali della famiglia, il grido di battaglia elettorale di Meloni è “Dio, patria, famiglia”. Ha anche inveito contro la “lobby LGBT”, la “violenza isalmica” e l'”ideologia di genere”.

In un videoclip recentemente riemerso Meloni, allora attivista giovanile di 19 anni del Movimento Sociale Italiano neofascista, elogiava il dittatore Benito Mussolini definendolo “un buon politico”.

Gli alleati di Meloni nel blocco di destra – Lega e Forza Italia – erano entrambi nel governo di unità nazionale di Draghi, a differenza del FdI che è rimasto all’opposizione e ha visto crescere la sua popolarità nell’ultimo anno.

capogruppo leghista Matteo Salvini (49) ha ricoperto la carica di vicepremier e ministro degli interni da giugno 2018 a settembre 2019, durante il primo governo dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Lega leader Matteo Salvini. Photo: Marco Aprile / Shutterstock.com.

Soprannominato il Capitano, o il Capitano, dai suoi sostenitori, Salvini è noto per la sua posizione dura contro l’immigrazione clandestina e, se eletto, si è impegnato a introdurre misure più severe contro i migranti che cercano rifugio in Italia.

Nel 1990 Salvini è entrato a far parte della Lega Nord, un movimento regionalista e separatista con sede nel nord, che avrebbe guidato nel 2013.

In vista delle elezioni del 2018 il partito è stato ribattezzato Lega, abbandonando il “Nord”, con una mossa che lo ha visto farsi strada al di fuori della sua tradizionale base di potere nel nord.

Oltre all’immigrazione, Salvini è stato un critico dell’UE e ha una visione dura dei campi illegali abitati dai rom.

Prima dell’invasione russa dell’Ucraina, Salvini era un esplicito ammiratore di Vladimir Putin, notoriamente in posa nella Piazza Rossa di Mosca indossando una maglietta decorata con una foto del presidente russo.

Salvini ha suscitato critiche per i suoi appelli a porre fine alle sanzioni contro la Russia che stanno lasciando i cittadini italiani “in ginocchio” a causa dell’aumento delle bollette energetiche.

Ad unirsi ai partiti di Salvini e Meloni nell’alleanza di destra c’è il conservatore Forza Italia, guidato da Silvio Berlusconi (85), un uomo che ha bisogno di poche presentazioni.

Forza Italia leader Silvio Berlusconi. Photo: DELBO ANDREA / Shutterstock.com.

Nonostante la sua età avanzata, il magnate dei media miliardario rimane un personaggio colorato.

Perseguitato negli anni dagli scandali, dalle condanne per frode fiscale ai famigerati party sessuali “bunga bunga”, Berlusconi è uno dei grandi sopravvissuti del mondo politico.

Tuttavia la sua abilità non è più quella di una volta e il suo partito di centrodestra è considerato il più debole nell’alleanza a tre “centrodestra”.

Forza Italia è pro-Ue e pro-Usa e chiede una flat tax del 23 per cento per famiglie e imprese. Prima dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, Berlusconi si vantava da tempo dei suoi rapporti intimi con Putin.

Quest’estate il veterano leader di FI si è unito a TikTok nel tentativo di corteggiare gli elettori più giovani e i suoi manifesti elettorali presentano le immagini di un Berlusconi molto più giovane, noto come il Cavaliere (il Cavaliere).

Rimane incline alle gaffe, di recente ha chiesto a un presentatore televisivo maschio se avesse il numero di telefono di una “bella ragazza” oltre a vantarsi di essere “più bello” di Enrico Letta (56), leader del centrosinistra Partito Democratico (PD).

PD leader Enrico Letta. Photo: Antonio Nardelli / Shutterstock.com.

Il PD è attualmente al secondo posto, secondo i sondaggi finali prima di un blackout pre-elettorale, con circa il 21 per cento dei voti.

Letta è un accademico che ha servito come primo ministro italiano in un governo di coalizione con Berlusconi, dal 2013 al 2014, prima di essere costretto a dimettersi dal rivale di partito Matteo Renzi.

Leader del PD dal marzo 2021, Letta ha lottato durante la campagna elettorale per costruire un fronte unito di sinistra e partiti di centro per sfidare l’apparentemente inarrestabile marcia della destra.

Il manifesto elettorale del PD si concentra sull’aumento dei pagamenti del welfare, incluso un pagamento proposto di € 10.000 quando gli adolescenti compiranno 18 anni, e sui diritti civili, incluso un piano per introdurre il matrimonio gay per sostituire le unioni civili.

Il PD vuole espandere le energie rinnovabili e si è impegnato a facilitare l’ottenimento della cittadinanza italiana per i figli degli immigrati. Il partito di Letta ha anche affermato che approverà una legge che inasprisce le sanzioni per la violenza o la discriminazione nei confronti della comunità LGBTQ.

Promettendo che il PD manterrebbe l’Italia al centro dell’UE, Letta ha messo in guardia dalla minaccia che i partiti nazionalisti di destra italiani rappresentano per la democrazia europea.

Le speranze di Letta di una forte alleanza di centrosinistra sono state stroncate quando il leader del piccolo centrista Azione festa Carlo Calenda (49) si è separato dal PD in agosto, pochi giorni dopo l’unione delle forze.

Azione leader Carlo Calenda. Photo: stedalle / Shutterstock.com.

Calenda ha detto che la spaccatura riguarda un nuovo patto elettorale tra il PD ei piccoli partiti di sinistra Sinistra Italiana ed Europa Verde che hanno votato regolarmente contro il governo di unità nazionale di Draghi.

Calenda si è unita all’ex premier Matteo Renzi (47), leader di un altro piccolo partito di centro Italia Vivaper formare un’alleanza liberale pro-europea che si presenti come a terzo poloo terzo polo, nel centro politico.

Il terzo polo, che è al 5,5 per cento secondo gli ultimi sondaggi dell’opinione pubblica del 9 settembre, è impegnato a portare avanti l’agenda riformista pro-UE di Draghi che entrambi i leader ammirano molto.

Calenda, ex ministro dell’Industria, ha descritto l’alleanza Azione-Italia Viva come “un’alternativa seria e pragmatica al ‘bipopulismo’ di destra e di sinistra, che ha devastato questo Paese e abbandonato Draghi”.

Il ‘terzo polo’ spera di strappare voti a Forza Italia di centrodestra, forte della defezione di due ex ministri di FI – Mara Carfagna e Mariastella Gelmini – che si sono unite ad Azione arrabbiate per il ruolo del partito di Berlusconi nell’abbattimento dei Draghi governo.

Il terzo polo bipartito corre in modo indipendente, così come il populista MoVimento 5 Stelle (M5S) partito guidato dall’ex premier Giuseppe Conte (58), dal 13 al 14 per cento nei sondaggi finali.

Il leader del M5S Giuseppe Conte. Foto: M. Cantile / Shutterstock.com.

Questo è di gran lunga inferiore al 32% ottenuto dal M5S alle elezioni del 2018, quando l’allora movimento anti-establishment formò un governo con la Lega di destra.

All’epoca il M5S era guidato da Luigi Di Maio che, insieme a Salvini, è stato vicepremier sotto la presidenza di Conte. Di Maio si è dimesso dalla leadership del M5S nel gennaio 2020.

La politica di punta del M5S è un contenzioso pagamento del welfare per i più poveri della società, noto come reddito di cittadinanza, o reddito di cittadinanza, introdotto nel 2019.

Quando la prima amministrazione di Conte cadde nell’agosto 2019, abbattuta da Salvini, il M5S rimase al potere in un secondo esecutivo Conte prima di crollare nel febbraio 2021, portando alla formazione del governo di unità nazionale di Draghi.

Da quando Conte è diventato leader del M5S nell’agosto 2021 ha portato il partito più a sinistra.

Ha subito un duro colpo a giugno quando il ministro degli Esteri italiano ed ex leader del M5S Luigi Di Maio ha lasciato il partito, per formare un nuovo gruppo centrista chiamato Impegno Civico, per l’obiezione di Conte all’invio di armi in Ucraina.

Il M5S condivide politiche sociali simili al PD, incluso il voler portare un salario orario minimo di 9 euro e rendere più facile per i figli degli immigrati ottenere la cittadinanza.

Sul fronte ambientale, il M5S si oppone ai termovalorizzatori ed è a favore delle energie rinnovabili. Conte ha promesso di difendere il reddito di cittadinanza che la destra vuole demolire.

Le elezioni politiche italiane si terranno domenica 25 settembre, con l’apertura dei seggi elettorali in tutto il Paese dalle 07:00 alle 23:00.

A seguito del referendum costituzionale del 2020, la dimensione del parlamento italiano sarà ridotta a 400 membri della Camera dei deputati e 200 eletti al Senato, in calo rispettivamente da 630 e 315.

Per tutti i dettagli sulle votazioni, consultare il sito web del ministero dell’Interno italiano.

Cover picture Giorgia Meloni. Photo credit: MikeDotta / Shutterstock.com.

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