Gli inglesi che vivono in Italia riacquistano il diritto di voto alle elezioni nel Regno Unito

Move segue la campagna ventennale di Harry Shindler.

I britannici che vivono all’estero da più di 15 anni riacquisteranno il diritto di voto alle elezioni del Regno Unito da martedì 16 gennaio, quando la cosiddetta regola dei 15 anni giungerà al termine.

La mossa, che riguarderà circa tre milioni di britannici che vivono all’estero da più di 15 anni, fa seguito ad anni di pressioni da parte di gruppi elettorali tra cui British in Europe (BiE) per ripristinare i diritti di voto all’estero.

“Il voto è un diritto fondamentale di cittadinanza, indipendentemente da dove si vive” – ​​ha dichiarato in una nota la co-presidente della BiE Jane Golding – “Si tratta di un cambiamento storico per il franchise del Regno Unito dopo anni di campagne da parte nostra e di altri, in particolare dell’attivista di lunga data Harry Shindler, che purtroppo è morto prima di poter usare il suo voto conquistato a fatica.’

In collaborazione con la Commissione Elettorale, BiE sta lavorando per aiutare gli inglesi d’oltremare a lungo termine a registrarsi nella circoscrizione elettorale del Regno Unito in cui sono stati registrati o vissuti l’ultima volta, oltre a rispondere alle domande più frequenti.

Questo cambiamento significativo ai diritti di voto significherà che gli inglesi che vivono a lungo all’estero, inclusa l’Italia, potranno registrarsi nuovamente per votare in tempo per le prossime elezioni generali nel Regno Unito.

Harry Shindler OBE, un veterano britannico della battaglia di Anzio e della liberazione di Roma, guidò una crociata di quasi due decenni per abrogare il governo quindicennale.

Instancabile sostenitore dei diritti di voto britannici, Shindler è morto l’anno scorso all’età di 101 anni nella sua casa adottiva, l’Italia.

Foto Harry Shindler OBE, immagine gentilmente concessa dall’ambasciata britannica in Italia

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