I vescovi rimproverano Salvini per aver usato ‘Credo’ come slogan elettorale –

(COLORnews) – ROMA, 16 AGO – I vescovi italiani hanno rimproverato martedì il leader del partito nazionalista leghista Matteo Salvini per aver usato lo slogan Credo (credo) sui suoi manifesti per le elezioni politiche del 25 settembre.
Salvini, cattolico praticante divorziato che aveva già brandito il rosario in campagne elettorali, ha sottolineato che questa era l’espressione di una “fede laica”.
Ma il quotidiano episcopale Avvenire ha pubblicato un commento del teologo della Pontificia Università Lateranense don Giuseppe Lorizio dicendo che “è facile dire ‘credo’, ma non senza conseguenze.
“Non è difficile pensare che dietro la scelta di un leader politico attento ai sentimenti dell’uomo ci sia un’indagine approfondita sui sentimenti delle persone”, ha affermato il teologo.
“Per scongiurare ogni deriva populista, sarà bene cercare di distinguere i vari significati della parola ‘credo’ quando la leggeremo sulle facciate delle nostre città”.
Padre Antonio Spadaro, direttore del quotidiano gesuita La Civiltà Cattolica, ha citato un’opera politica di George Bernard Shaw, scrittore e filosofo ateo, esprimendo scetticismo sugli usi della fede.
Credo è l’inizio della versione latina originale del Credo nisseno della Chiesa cattolica, che afferma la fede in Dio.
Oltre a stringere i rosari, Salvini ha regolarmente inserito simboli devozionali cattolici negli sfondi dei suoi video e indossa il simbolo francescano “tau” intorno al collo. (COLORnews).
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