Il capo dell'OMS chiede la piena collaborazione della Cina nelle indagini sulle origini del COVID-19

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha chiesto alla Cina di collaborare agli sforzi per stabilire le origini del COVID-19, dopo aver presentato una nuova guida per la ricerca di nuovi agenti patogeni.

In una conferenza stampa tenutasi giovedì (4 settembre), il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus ha invitato i leader cinesi di alto livello a collaborare a una valutazione indipendente su come è iniziata la pandemia di COVID-19, inclusa la “condivisione di informazioni sul mercato ittico di Hunan, sui primi casi noti e sospetti di COVID-19 e sul lavoro svolto nei laboratori di Wuhan, in Cina”.

Tedros ha aggiunto che senza queste informazioni, “nessuno di noi è in grado di escludere alcuna ipotesi”.

L'indagine è condotta dal Gruppo consultivo scientifico sulle origini dei nuovi patogeni (SAGO), istituito dall'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) nel 2021 in risposta alla pandemia di COVID-19.

Alla conferenza stampa, Tedros ha annunciato la pubblicazione della guida SAGO per l'indagine su agenti patogeni emergenti o riemergenti.

“Questo framework dovrebbe essere utilizzato dagli stati membri ogni volta che emerge un nuovo agente patogeno. Sarebbe stato utile implementarlo quando è scoppiato il COVID-19”, ha affermato Tedros.

Il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus parla alla conferenza stampa mensile dell'OMS, 4 settembre

Il quadro delinea sei elementi che devono essere affrontati, sottolineando la creazione di un sistema di sorveglianza che risponda a determinati fattori scatenanti, come i collegamenti tra infezioni e ambiente, i cluster di infezioni acute e le infezioni associate a sintomi simili.

Raccomanda inoltre di costituire team di indagine multidisciplinari nel paese in cui il patogeno/l'infezione viene rilevato per la prima volta e delinea cosa dovrebbe includere un rapporto tipico per fornire alle autorità nazionali informazioni utili sul nuovo patogeno.

Le origini del virus SARS-CoV-2 non sono ancora del tutto comprese, con Tedros che descrive gli sforzi in corso come “un imperativo scientifico, per prevenire future epidemie, e un imperativo morale per il bene di coloro che perdono la vita a causa di esse”.

Le teorie sulle perdite di laboratorio avanzate da alcuni sono state ampiamente smentite. The Lancet Microbe, una nota rivista di microbiologia clinica, ha pubblicato un editoriale ad agosto in cui descriveva tali teorie come “semplicemente sbagliate”.

Mentre l’editoriale riconosce che può essere “accademico” esaminare ipotesi alternative, soprattutto quando le prove sono scarse, “queste ipotesi alternative sono state a lungo improbabili e lo sono diventate ancora di più con un esame più approfondito”.

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