Il ministro della Cultura italiano si scontra con Roma sui topi del Colosseo

L’assessore al Turismo di Roma risponde al ministro della Cultura.

Le riprese video di topi che corrono in mezzo alla spazzatura vicino al Colosseo hanno scatenato una lite tra i funzionari di Roma e il ministro della Cultura italiano Gennaro Sangiuliano.

“È vergognoso che l’area archeologica più importante del mondo sia in queste condizioni”, ha detto lunedì il ministro al Tgr RAI Lazio, definendo la situazione “intollerabile”.

Sangiuliano ha sottolineato che l’area dove i topi sono stati ripresi dai turisti è di competenza del Comune e non del Ministero dei Beni Culturali (o del parco archeologico del Colosseo).

Il Comune è intervenuto nel fine settimana per contrastare l’infestazione di ratti nelle aree verdi intorno al Colosseo, ma il ministro ha detto che nei prossimi giorni convocherà dei colloqui per affrontare la questione, affermando: “Non mi accontento di una pulizia una tantum ritrovarci nella stessa situazione nel giro di due settimane”.

Sangiuliano ha anche affermato che il Ministero è pronto a “bonificare” l’area attorno al Colosseo dalla città di Roma, sostenendo che è necessaria una pulizia più regolare e si pone fine alla pratica diffusa di venditori ambulanti che vendono souvenir e acqua illegalmente.

All’affermazione del ministro ha ribattuto l’assessore al Turismo e grandi eventi della Capitale, Alessandro Onorato, vantandosi che “Roma quest’anno batterà ogni record di arrivi turistici”.

“Mi dispiace che il Ministro Sangiuliano sottolinei un solo aspetto negativo senza notare l’enorme sforzo profuso dall’ [city] amministrazione a raggiungere questi numeri nel turismo della capitale dopo anni di stallo del settore”, ha spiegato Onorato, aggiungendo che il problema dei topi colpisce le grandi città “da New York a Londra, da Parigi a Milano”.

Onorato spiega che i turisti che visitano Roma temono di più di essere derubati dai bagarini che rivendono i biglietti del Colosseo al “triplo prezzo”, una situazione che “la Soprintendenza e il Ministero della Cultura non sembrano voler vedere”, definendola un’emergenza. “che danneggia l’Italia e la credibilità di Roma”.

Nel dibattito è intervenuta anche l’assessore all’Ambiente della capitale, Sabrina Alfonsi, che ha riconosciuto che “come in ogni città del mondo, a Roma ci sono sempre stati dei topi e, temo, ci saranno sempre”, ma sottolineando: “Roma non è una città invaso dai topi”.

La presenza di roditori nei pressi del Colosseo, ha aggiunto, è probabilmente legata ai lavori in corso nella zona, definendolo un “fenomeno normalissimo che spesso si verifica in concomitanza di scavi, cantieri e movimenti terra”.

La direttrice del parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo lunedì ha chiarito che il problema dei ratti “non riguarda in alcun modo le aree interne del parco” – che comprende anche il Foro Romano, il Palatino e la Domus Aurea – dove ha parlato dello sterminio dei ratti viene effettuato “sistematicamente”.

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