Il Presepe di Piazza San Pietro 2022 punta su Sostenibilità e Solidarietà

Il 3 dicembre alle ore 17 il Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha inaugurato il Presepe 2022 e presieduto l’accensione dell’Albero di Natale in Piazza San Pietro. A causa della pioggia torrenziale e dei temporali la cerimonia si è svolta all’interno dell’Aula delle Udienze Paolo VI. L’albero e il presepe rimarranno in mostra fino a domenica 8 gennaio 2023, tradizionalmente l’anniversario del Battesimo di Gesù.

Il maestoso abete bianco di 30 metri proviene dal minuscolo paese montano di Rosello, con circa 180 abitanti, in Abruzzo, molto vicino al confine con il Molise, situato a quasi 1000 metri sul livello del mare sul pendio di una rupe a picco sul intera Valle del Fiume Sangro. Secondo la tradizione, Rosello deve la sua origine medievale ai monaci benedettini dell’Abbazia di San Giovanni in Verde.

Solidarietà con il marangon o carpentiere sullo sfondo

Ospita anche il nucleo di abeti bianchi meglio conservato d’Italia, compreso quello spontaneo più alto, alto quasi 55 metri. I giovani che risiedono presso la “Quadrifoglio”struttura di riabilitazione psichiatrica di Rosello, ha realizzato le decorazioni dell’albero.

Il presepe di quest’anno è interamente realizzato in legno intagliato a mano. È un regalo temporaneo di un’altra ridente cittadina: Sutrio, nella Carnia del Friuli Venezia Giulia, situata nel nord-ovest della provincia di Udine e adagiata ai piedi del Monte Zoncolan, famoso per i ciclisti di tutto il mondo.

Con una lunga tradizione nella lavorazione del legno e nell’intaglio del presepe a causa delle sue onnipresenti foreste circostanti, qui è esposto tutto l’anno il suo presepe meccanico in legno “Teno” di scene e tradizioni locali, che ha impiegato trent’anni per costruire il grande artigiano di Sutrio Gaudenzio Straulino. Inoltre, ogni settembre, questo magico paese di piccole case in pietra lungo le strade acciottolate, ospita la mostra dell’artigianato legato al legno chiamata “La Magia del Legno”. Senza contare che Sutrio è il punto di partenza del giro presepi in Friuli Venezia Giulia a Poffabro a quasi 80 chilometri di distanza. Il suo percorso passa attraverso il Riserva Naturale Regionale del Lago di Cornino. Tradizionalmente il 24 dicembre, dopo la messa di mezzanotte sulla riva del lago, i subacquei calano una statua di Gesù nelle sue acque.

Il tema del presepe vaticano 2022 di Sutrio è la sostenibilità delle risorse naturali, l’importanza della famiglia e la solidarietà verso gli altri. Sovvenzionato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dall’Arcidiocesi di Udine e da Promo Turismo FVG, il presepe conta 18 sculture a grandezza naturale: la tradizionale Sacra Famiglia; i tre Re; un toro; piccolo asinello; pecora; e, accompagnata da una seconda pecora, una pastorella seduta accanto a lei la guerra o zaino in giunco ​​intrecciato, ancora oggi accessorio tipico della gente di montagna.

Cramar con tessitore sullo sfondo

Le altre otto sculture comprendono due fanciulli, una fanciulla seduta sui gradini che portano alla Sacra Famiglia e un fanciullo che scruta nella “grotta”; una famiglia di tre persone che si abbracciano; due uomini, uno che si aiuta l’altro, che rappresentano la “solidarietà”; una signora che tesseva al telaio, ancora oggi tipica occupazione femminile della Carnia; un cramar o ambulante, che percorreva a piedi la Carnia di paese in paese portando sulla schiena un comò di legno colmo di mercanzie e spezie da vendere; un marangon o falegname intento a piallare una tavola di legno sul suo banco da lavoro, e l’angelo della cupola.

Il Bambino Gesù, accuratamente coperto fino alla mezzanotte della mattina di Natale, è realizzato in legno di tiglio e la sua mangiatoia è scolpita dalle radici di uno dei 10 milioni di alberi abbattuti dalla terribile tempesta “Vaia” tra il 26 ottobre e il 5 novembre 2018. Altrimenti , tutte le statue sono scolpite in legno di cedro del Friuli Venezia Giulia raccolto da professionisti forestali locali. Nessun albero è stato abbattuto di proposito per far parte di questa scena della Natività.

Gli undici scultori del presepe sono tutti residenti in Friuli Venezia Giulia: il project manager Stefano Comelli ha scolpito uno dei Re Magi e “Solidarietà”; il sacerdote cappuccino Gianni Bordin la Madonna e il bambino; Andrea Caisutti toro, asino e tessitore; Corrado Clerici San Giuseppe e il marangon; Paolo Figar gli altri due Re Magi; Arianna Gasperina la bambina e la pastorella; Isaia Moro il cramar;

Melchiorre, uno dei Re Magi

Martha Alberta Muser la mangiatoia; Ingegnere di origine ucraina “Sasha” Oleksander Shtieyninher residente in Italia dal 1999, la cupola e l’angelo; Herman Plozzer la famiglia di tre persone e le pecore; e Renato Puntel Gesù Bambino; tutti hanno lavorato due anni per completare le loro figure. Ad ogni artista è stata data totale libertà artistica per la sua ispirazione, così come ogni spettatore del presepe interpreterà la scena individualmente.

Le 18 sculture sono distribuite su una superficie di 116 mq e sotto una cupola di larice alta 5,65 metri con un angelo a sbalzo. Cinquanta faretti, che brillano dall’angelo, illuminano la scena. Dopo l’8 gennaioth il presepe sarà permanentemente esposto nella sede principale di Sutrio piazza.

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