Imperterrito, Steve Bannon si arrende alle autorità di New York giovedì

Steve Bannon dovrebbe arrendersi giovedì alle autorità di New York per affrontare le accuse statali in un atto d’accusa che rimane sigillato, secondo una persona che ha familiarità con il caso.

L’ex consigliere politico dell’ex presidente Donald J. Trump è stato graziato da lui in un caso collegato a un muro di confine finanziato dalla folla, ma l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha aperto la propria indagine.

Bannon ha definito le accuse ancora poco chiare “false” in una dichiarazione e ribadendo l’accusa spesso citata di Trump secondo cui tutte le indagini contro di lui e i suoi sostenitori sono una caccia alle streghe, ha detto: “Stanno venendo dietro a tutti noi. Non ho ancora iniziato a combattere”.

Si ritiene che le accuse derivino dal suo lavoro con We Build the Wall Inc., un’operazione di raccolta fondi istituita per aiutare a mantenere la promessa dell’ex presidente di creare una barriera fisica tra gli Stati Uniti e il Messico.

Il signor Trump ha graziato il signor Bannon nel gennaio 2021 prima che potesse essere processato, ma l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, allora guidato da Cyrus R. Vance Jr., ha avviato le proprie indagini dopo la grazia presidenziale, che copriva solo le accuse federali. La nuova accusa è stata segnalata per la prima volta dal Washington Post.

Le autorità hanno detto che il signor Bannon ha escogitato un complotto per frodare i donatori con altri tre uomini: Brian Kolfage, un veterano dell’Air Force e triplo amputato di Miramar Beach, in Florida; Andrew Badolato, un venture capitalist di Sarasota, in Florida; e Timothy Shea, un imprenditore di Castle Rock, Colo.

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