Indignazione in Italia per il venditore ambulante nigeriano picchiato a morte

Omicidio brutale avvenuto in pieno giorno a Civitanova Marche.

Un uomo nigeriano di 39 anni è stato picchiato a morte per strada a Civitanova Marche, località balneare delle Marche centrali, venerdì 29 luglio.

Alika Ogorchukwu, che si guadagnava da vivere come venditore ambulante, è stato picchiato in testa con la sua stessa stampella dopo essersi complimentato con la compagna dell’uomo che lo ha ucciso.

Il presunto aggressore, un italiano di 32 anni originario della regione Campania intorno a Napoli, è in custodia di polizia.

L’omicidio è avvenuto all’ora di pranzo in una strada trafficata davanti a spettatori scioccati, alcuni dei quali hanno filmato l’attacco con i loro telefoni cellulari.

Nel filmato dell’omicidio si sente una voce che grida “Lo ucciderai”, ma nessuno è intervenuto per aiutare.

Secondo quanto riferito, l’aggressore ha usato il suo ginocchio per schiacciare a terra la testa di Ogorchukwu, prima di fuggire dalla scena dopo aver rubato il telefono della vittima.

Ogorchukwu, che era sposato con un figlio, era molto conosciuto in città ed era descritto dai residenti locali come “mai un problema, un brav’uomo”.

La sua uccisione ricorda l’omicidio di un altro uomo nigeriano in un attacco di matrice razzista nella vicina città marchigiana di Fermo nel 2016.

Emmanuel Chidi Namdi, 36 anni, è stato ucciso dopo essere venuto in difesa della moglie che era stata chiamata “scimmia africana” da un teppista di calcio italiano di destra.

Nel 2018 un italiano di estrema destra sparò e ferì sei migranti africani, tra cui due nigeriani, in un attacco di matrice razzista a Macerata, a circa 40 km da Civitanova Marche.

L’assassino, Luca Traini, sta attualmente scontando 12 anni di carcere.

Photo La Stampa

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