Indignazione in Italia per la svastica sulla targa di Tina Anselmi

Incidente avvenuto nel parco di Torino intitolato a figura antifascista.
Una svastica è stata spruzzata su una targa dedicata a Tina Anselmi, esponente della Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale e prima donna a ricoprire un incarico ministeriale in un governo italiano.
L’incidente, avvenuto all’inizio di quest’anno in un parco torinese ribattezzato Anselmi, è stato condannato da Enrico Letta, leader del Partito Democratico (PD) di centrosinistra, che su Twitter ha scritto: “Per noi conta la memoria. E conta indignati per questi atti indicibili».
Per noi la memoria conta. E conta indignarsi per questi inqualificabili gesti. #TinaAnselmi pic.twitter.com/OoM2JmNjCT
— Enrico Letta (@EnricoLetta) 19 agosto 2022
Il ministro della Salute uscente Roberto Speranza ha descritto l’incidente come una “vergogna senza limiti”, salutando Anselmi come “la madre del Sistema sanitario nazionale. Offenderla è insultare la cosa più importante che abbiamo”.
Nato a Treviso nel 1927, Anselmi si unì alla Resistenza italiana da 17enne scolaretta nel 1944 quando i soldati nazisti costrinsero lei e un gruppo di altri studenti ad assistere all’impiccagione di 31 giovani partigiani o partigiani.
Tina Anselmi (1927-2016)
Nel dopoguerra aderisce alla Democrazia Cristiana, battendosi instancabilmente per le pari opportunità, e dal 1968 al 1987 viene rieletta cinque volte deputato al parlamento italiano.
Nel 1976 è diventata la prima donna membro di un gabinetto italiano, servendo prima come ministro del lavoro italiano e successivamente come ministro della salute.
Nel 1998 è stata insignita della Gran Croce di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel giugno 2016, sei mesi prima della sua morte all’età di 89 anni, figura su un francobollo italiano.