La Commissione UE rivede al ribasso le previsioni di crescita dell’Eurozona

L’economia della zona euro è destinata a rallentare dello 0,8% quest’anno e dell’1,3% nel 2024, ha affermato lunedì la Commissione europea nelle sue previsioni aggiornate – una revisione al ribasso di 0,3 punti percentuali rispetto alle stime di maggio.
Il calo dei consumi, l’inasprimento delle condizioni di prestito delle banche a causa dell’aumento dei tassi di interesse, il rallentamento economico in Cina e il relativo crollo delle esportazioni significano che l’area della moneta unica sta spegnendo i suoi motori, ha affermato l’esecutivo dell’UE.
“Sebbene abbiamo evitato una recessione lo scorso inverno, i molteplici ostacoli che l’economia europea si trova ad affrontare quest’anno hanno portato a uno slancio di crescita un po’ più debole di quanto previsto in primavera”, ha detto lunedì in una conferenza stampa il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.
Dei sei maggiori paesi dell’UE per i quali la Commissione ha aggiornato oggi le stime di crescita, la Germania è l’unico destinato a contrarsi quest’anno – del -0,4% – prima di tornare a crescere dell’1,1% l’anno prossimo. Francia e Spagna prevedono un leggero aumento della crescita nel 2023 (+0,3 punti percentuali ciascuna), mentre Italia, Polonia e Paesi Bassi vedono le loro previsioni peggiorare quest’anno al di sotto dell’1%.
Si prevede che l’inflazione nell’Eurozona rimarrà al di sopra dell’obiettivo a medio termine del 2% della Banca Centrale Europea quest’anno e il prossimo, con una crescita annua dei prezzi che dovrebbe attestarsi al 5,6% quest’anno prima di rallentare al 2,9% nel 2024. sostanzialmente invariate rispetto alle proiezioni di maggio, che fissavano l’inflazione dell’Eurozona al 5,8% quest’anno e al 2,8% nel 2024.