La corsa dell’Italia per salvare i cuccioli scomparsi dopo che mamma orsa Amarena è stata uccisa a colpi di arma da fuoco
Indignazione in Italia per la morte di un raro orso.
I ranger del parco italiano venerdì sera hanno avvistato i due cuccioli di orso marsicano scomparsi dopo che la madre degli animali, popolarmente conosciuta come Amarena, era stata uccisa a colpi di arma da fuoco nella regione Abruzzo centrale la notte prima.
I cuccioli si trovavano nascosti nel sottobosco non lontano dal luogo dell’uccisione, a San Benedetto dei Marsi, aspettando invano il ritorno della madre.
Tuttavia, secondo quanto riportato dalla stampa italiana, i tentativi di catturare gli orsi e portarli in salvo non hanno avuto successo e gli animali spaventati sono fuggiti.
“I cuccioli non sono in grado di sopravvivere da soli, basterebbero i cani randagi per ucciderli”, ha detto venerdì in una nota il presidente del WWF Italia Luciano Di Tizio, aggiungendo che usare tranquillanti e trappole per catturarli è troppo rischioso. “Insomma si rischia che gli orsi morti diventino tre”, ha detto Di Tizio.
I cuccioli si nascondono da quando la madre è stata uccisa da un uomo del posto che ha detto alla polizia di aver “paura” dopo che l’orsa è entrata nella sua proprietà, sostenendo di aver sparato all’animale in un “atto impulsivo e istintivo”.
I cuccioli di soli pochi mesi avevano inizialmente cercato rifugio arrampicandosi su un albero vicino al luogo in cui la madre giaceva morente, ma sono scomparsi quando le autorità sono arrivate sul posto.
L’immagine grafica dell’Amarena diffusa venerdì sera dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Sabato, con l’aiuto dei droni, decine di ranger del parco e agenti di polizia hanno continuato a cercare i piccoli animali che non erano ancora dotati di radiocollari.
L’uccisione dell’orso marsicano, una sottospecie dell’orso bruno eurasiatico in grave pericolo di estinzione, ha suscitato indignazione in Italia, in particolare in Abruzzo, dove Amarena e i suoi cuccioli sono stati spesso visti vagare per i villaggi locali.
L’uomo accusato di aver sparato ad Amarena è un cacciatore e norcino di 56 anni, secondo quanto riportato dalla stampa italiana.
Chiamata così per la sua passione per le ciliegie, l’Amarena era una creatura “sicura ma del tutto pacifica”, secondo il WWF Italia, e un amato simbolo dell’Abruzzo.
Amarena ha dato alla luce diverse cucciolate durante i suoi circa nove anni di vita: i due cuccioli scomparsi nati all’inizio di quest’anno e quattro cuccioli nati nel 2020, tra cui Juan Carrito, amante dei biscotti, ucciso dopo essere stato investito da un’auto a gennaio.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM) è una vasta area protetta che ospita gli ultimi orsi marsicani rimasti, la cui popolazione conta tra i 50 ei 60 esemplari.
I cuccioli di orso normalmente rimangono con le loro madri fino all’età di circa un anno e mezzo, dopodiché sono abbastanza grandi da prendersi cura di se stessi.
Le autorità del parco dovranno ora decidere come prendersi cura dei piccoli animali senza la madre. Ma prima devono affrontare il difficile compito di catturare i cuccioli, prima che sia troppo tardi.
Foto Valerio Minato