La procura greca ordina un’indagine sulle inondazioni mortali

Un pubblico ministero della massima corte penale greca ha ordinato un’indagine sulle cause e sulla gestione delle inondazioni innescate da una tempesta che ha ucciso almeno 15 persone, ha sommerso case e distrutto infrastrutture in Grecia la scorsa settimana, ha detto mercoledì l’agenzia di stampa semi-statale di Atene (13 Settembre).

La tempesta Daniel, la più intensa mai registrata in Grecia dall’inizio delle registrazioni nel 1930, ha colpito la Tessaglia, nella Grecia centrale, per tre giorni alla fine dell’estate più calda mai registrata nel paese.

Torrenti d’acqua trasformarono la fertile pianura della Tessaglia in un mare interno, con centinaia di residenti trasportati in aereo o tirati fuori dalle case allagate con scialuppe di salvataggio, raccolti spazzati via e decine di migliaia di animali annegati.

Un alto procuratore ha ordinato alle autorità nelle aree di Volos, Karditsa, Larissa e Trikala, le regioni più colpite, di determinare se siano stati commessi crimini, comprese inondazioni intenzionali o per negligenza, ha affermato l’agenzia di stampa di Atene.

L’indagine esaminerà anche se le misure di prevenzione delle inondazioni adottate dalle autorità locali fossero adeguate alla luce dei chiari avvertimenti anticipati da parte del servizio meteorologico nazionale greco.

Una tempesta distruttiva aveva colpito la stessa regione nel 2020.

Quasi una settimana dopo Daniele, molti villaggi su circa 72.000 ettari erano ancora sommersi dall’acqua fangosa nella pianura della Tessaglia.

Le inondazioni greche mettono a nudo l’impreparazione dello Stato

L’intensità della tempesta Daniel, che ha colpito la Grecia centrale la scorsa settimana, ha spazzato via il minimo lavoro svolto per prevenire le inondazioni in Tessaglia, tre anni dopo che un ciclone aveva devastato la stessa regione, sollevando dubbi sulla preparazione.

Fondi UE

Martedì la Commissione europea ha dichiarato che la Grecia potrebbe attingere fino a 2,25 miliardi di euro in fondi europei per affrontare l’impatto della tempesta.

La Grecia cercherà inoltre di ottenere 500-600 milioni di euro dal Fondo per la ripresa e la resilienza dell’UE per riparare immediatamente strade, ferrovie e ponti danneggiati, ha affermato il ministro delle Infrastrutture Christos Staikouras.

“Dobbiamo agire rapidamente, pianificando la sicurezza”, ha dichiarato durante un evento dell’Economist a Salonicco.

Mercoledì i legislatori greci voteranno un progetto di legge che consentirà al ministero delle infrastrutture di assumere il controllo della pianificazione, degli appalti e dell’attuazione dei lavori di ricostruzione di emergenza nelle aree colpite dal disastro, ha detto Staikouras.

Atene ha annunciato misure di soccorso immediate per quelle zone. I maggiori istituti di credito della Grecia congeleranno anche i rimborsi dei prestiti per le imprese e le famiglie colpite dal temporale fino alla fine dell’anno, ha detto la loro associazione in una dichiarazione più tardi mercoledì.

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