L’assassino di orsi “era un bracconiere”, afferma un gruppo per i diritti degli animali
(COLORnews) – ROMA, 1 SET – L’uomo che venerdì ha ucciso a colpi di arma da fuoco una femmina di orso dopo aver detto di averlo spaventato nella sua proprietà in una cittadina abruzzese era un bracconiere. Lo ha detto uno dei principali gruppi animalisti italiani.
“Si trattava di un bracconiere già identificato dai Carabinieri”, riferisce la Lega antivivisezione (LEAL), aggiungendo che l’animale, l’Amarena, era “simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo e amato da tutti, abruzzesi e turisti”. , ed era diventata una star grazie ai video delle sue apparizioni discrete in paese (San Benedetto dei Marsi), seguita dai suoi cuccioli, quando passava tranquilla a piacimento prima di ritornare nel bosco”.
Il presidente della LEAL, Gian Marco Prampolini, ha dichiarato che “i nostri avvocati stanno preparando una causa contro l’uomo che le ha sparato”. Ha affermato che “l’attuale governo sta creando una situazione incandescente nei confronti degli orsi, dei lupi e degli animali selvatici in generale”, riferendosi alle recenti iniziative per abbattere sempre più animali selvatici. cinghiale invadente e per abbattere un orso che ha ucciso un uomo in Trentino dopo essersi imbattuto in lei vicino ai suoi cuccioli durante un trail running.
Si sono verificati incontri spaventosi con i lupi anche sulle montagne italiane.
“Delegare responsabilità e giustificare l’uccisione di specie selvatiche facendole sembrare le uniche soluzioni per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini non fa altro che incoraggiare il bracconaggio e alimentare un clima di impunità in cui troppe persone si sentono legittimate a commettere crimini e a sfidare la legge e la giustizia”, ha proseguito Prampolini. SU.
“L’omicidio di Amarena è un atto estremamente grave e noi ci presenteremo come parte civile nel promettente processo contro l’assassino”, ha detto il capo della LEAL. (COLORnews).
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