Le donne tagliano i capelli e bruciano l’hijab fuori dall’ambasciata iraniana a It

Protesta di Roma dopo la morte di Mahsa Amini.
Una manifestazione contro il regime iraniano si è tenuta venerdì davanti all’ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran a Roma, nel mezzo delle proteste in corso in tutto l’Iran per la morte del 22enne Mahsa Amini.
Le autorità iraniane continuano a reprimere i manifestanti che protestavano dopo che Amini è morto in custodia dopo essere stato arrestato dalla “polizia morale” per aver indossato un “hijab improprio”.
Cantando “Donna, vita, libertà!” e “morte al regime”, circa 100 manifestanti a Roma portavano foto di Mahsa e cantavano una versione iraniana dell’inno della Resistenza antifascista italiana Bella Ciao.
La ragazza iraniana che canta la canzone “Bella Ciao” in lingua persiana per simpatizzare con l’omicidio di #Mahsa_Amini . Vuole la libertà#Iran #IranProtests2022 #OpIran pic.twitter.com/PnjaqgwdEX— Lucky Luke (@lucky_Lukhe) 23 settembre 2022
Ai manifestanti, principalmente studenti e residenti iraniani di lungo periodo in Italia, si è unito il presidente della Federazione Italiana Giornalisti (FNSI), Beppe Giulietti, che ha sottolineato l’importante ruolo dei media e ha invitato le testate giornalistiche a “dare spazio a coloro che che oggi non hanno voce».
Protesta davanti all’ambasciata iraniana a Roma. Foto Agenzia Nova.
Al termine della manifestazione, che è stata pacifica, alcuni manifestanti si sono tagliati i capelli, mentre alcune donne hanno dato fuoco ai loro hijab, riporta il quotidiano italiano Corriere della Sera.
Photos Agenzia Nova