L’Italia fragile di fronte al cambiamento climatico – Gentiloni
(COLORnews) – ROMA, 5 NOV – La fragilità dell’Italia di fronte alla crisi climatica sarà un problema e se non si interverrà il Paese pagherà un prezzo terribile. Lo ha detto domenica il commissario europeo all’Economia ed ex premier italiano Paolo Gentiloni. il programma In mezz’ora su Rai Tre.
Le recenti inondazioni mortali causate da forti piogge in Toscana sono solo l’ultima di una serie di eventi innescati da condizioni meteorologiche estreme legate ai cambiamenti climatici che hanno messo in luce l’esposizione dell’Italia al rischio idrogeologico, tra cui inondazioni, smottamenti e smottamenti.
D’altro canto, negli ultimi due anni anche l’Italia ha vissuto una serie di ondate di caldo estremo e di siccità che hanno esaurito le riserve idriche e danneggiato il suolo e le colture.
Sul piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRRP) finanziato dall’UE, Gentiloni ha affermato che la Commissione europea “sta lavorando molto in queste settimane con il governo italiano e con altri paesi” in modo che le modifiche possano essere approvate entro la fine del 2023.
“Stiamo lavorando duro perché è anche nell’interesse della Commissione europea che queste revisioni siano approvate e che i piani funzionino”, ha aggiunto.
Il mese scorso l’Italia ha ricevuto la terza tranche di finanziamenti da 18,5 miliardi di euro per l’attuazione del programma per rendere la sua economia più verde e moderna entro il 2026 grazie a progetti finanziati con l’aiuto di quasi 200 miliardi di euro tra sovvenzioni dell’UE e prestiti a tasso agevolato.
Si spera di ricevere la quarta tranche, da 16,5 miliardi di euro, entro la fine di quest’anno, dopo l’approvazione da parte della Commissione Europea e del Consiglio Europeo delle proposte di modifica al piano sugli incentivi per l’efficienza energetica, l’aumento degli asili nido, il sviluppo dell’industria spaziale e cinematografica e trasporti sostenibili.
L’Italia ha inoltre aggiunto una pietra miliare sull’aumento degli alloggi per studenti che inizialmente era stata collegata alla terza rata.
Sulla crisi in Medio Oriente, Gentiloni ha detto che l’Unione Europea può fare “molto meglio” e che ha un ruolo importante da svolgere.
“Gaza si trova nel Mediterraneo e l’UE è fondamentale per quasi tutti i paesi della regione”, ha affermato.
Occorre che l’Unione riacquisti subito un ruolo “nelle piccole cose: le pause umanitarie, la proposta di un corridoio umanitario” via mare “da Cipro”, che “è un’ottima idea”, ha aggiunto Gentiloni.
“Guardando al futuro: penso che l’Ue abbia una certa influenza” in Medio Oriente, “abbiamo avuto un inizio che non ha dato la migliore dimostrazione della politica europea ma possiamo fare molto meglio nei prossimi mesi”, ha sottolineato. (COLORnews).
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