L’UE avvia un’azione dell’OMC contro la Cina su Lituania e brevetti

Mercoledì (7 dicembre) l’UE ha intensificato le controversie con la Cina presso l’OMC, chiedendo che si riunissero panel per ascoltare i casi sulle restrizioni commerciali in Lituania e sui ricorsi legali per i titolari di brevetti dell’UE.

“In entrambi i casi, le misure cinesi sono altamente dannose per le imprese europee” e, nel caso della Lituania, “hanno un impatto sul funzionamento del mercato interno dell’UE”, ha affermato la Commissione europea in una nota.

La Cina è il principale partner commerciale dell’Unione europea e il contenzioso grava sull’Organizzazione mondiale del commercio una sfida spinosa in un momento in cui il suo sistema di risoluzione delle controversie è gravemente indebolito.

Il caso della Lituania riguarda le restrizioni commerciali che la Cina ha applicato a quel paese membro dell’UE a causa del rafforzamento dei legami della Lituania con Taiwan, che la Cina considera parte del suo territorio.

Pechino ha negato di aver preso misure coercitive contro la Lituania.

Ma le esportazioni lituane verso la Cina sono diminuite dell’80% nell’ultimo anno, da quando le autorità cinesi hanno iniziato a rifiutare molte importazioni lituane.

La commissione ha affermato che le affermazioni cinesi fatte a febbraio secondo cui i divieti su alcol, carne bovina, latticini, tronchi, torba e grano lituani erano per motivi di salute non erano giustificati.

Le consultazioni con la Cina all’inizio di quest’anno non sono riuscite a risolvere il problema, ha affermato la commissione.

In materia di brevetti, l’Unione europea sta contestando le decisioni prese dai tribunali cinesi nell’agosto 2020 che impedivano ai titolari dell’UE di brevetti high-tech di rivolgersi ai tribunali dell’UE per proteggere la loro proprietà intellettuale.

La commissione ha affermato che “i produttori cinesi hanno richiesto queste ingiunzioni anti-causa per fare pressione sui titolari dei diritti di brevetto affinché garantissero loro un accesso più economico alla tecnologia europea”.

L’organo di risoluzione delle controversie dell’OMC discuterà la richiesta dell’UE per i panel il 20 dicembre. La Cina può opporsi, ma l’UE può quindi rinnovare la sua richiesta e il panel verrebbe quindi istituito il 30 gennaio del prossimo anno.

La commissione ha affermato che le deliberazioni del panel potrebbero durare fino a un anno e mezzo.

Il sistema di risoluzione delle controversie dell’OMC, tuttavia, è in uno stato fragile dopo che gli Stati Uniti, sotto l’allora presidente Donald Trump, nel 2019 hanno bloccato la nomina di nuovi giudici alla corte d’appello dell’organismo.

L’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden non ha revocato il blocco, insistendo invece sul fatto che l’OMC deve sottoporsi a riforme per essere più efficiente.

Ma gli Stati Uniti stanno anche cercando di coinvolgere l’Unione Europea con la sua posizione più dura contro la Cina, sul commercio, sui diritti umani e sulla posizione militare sempre più assertiva di Pechino.

Washington si è impegnata a fornire a Taiwan i mezzi militari per difendersi in caso di invasione cinese.

Ha anche escluso le società cinesi di telecomunicazioni e tecnologia dalle reti statunitensi.

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