Nessuna decisione in vista sull’eventuale estensione dell’esenzione dal vaccino COVID-19
Nell’ultima riunione dei funzionari commerciali non sono stati compiuti progressi nelle discussioni sull’opportunità di estendere l’esenzione dal vaccino COVID-19 per includere la diagnostica e le terapie.
A seguito del rapporto della Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti (USITC) sulla diagnostica e sulle terapie per il COVID-19, il Consiglio sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale (TRIPS) dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) si è riunito lunedì e martedì (30-31 ottobre) per discutere discutere se estendere la deroga TRIPS dell’OMC sui vaccini COVID-19 per includere la diagnostica e le terapie.
Tuttavia, secondo un funzionario commerciale con sede a Ginevra, durante l’incontro non è stato fatto alcun progresso.
Il termine iniziale di dicembre 2022 per una decisione su una proroga è stato fissato nella decisione ministeriale dell’OMC del 17 giugno 2022 (decisione MC12), che ha visto i membri dell’OMC concordare una deroga TRIPS solo per i vaccini COVID-19. Questa deroga è stata originariamente proposta da India e Sud Africa nell’ottobre 2020 per abbattere le barriere all’accesso globale ai prodotti COVID-19.
Dopo lunghe e infruttuose discussioni lo scorso autunno, la scadenza per la deroga TRIPS è stata posticipata a tempo indeterminato nel dicembre dello scorso anno. Gli Stati Uniti hanno successivamente avviato i lavori sul rapporto USITC, pubblicato il 17 ottobre, per informare le discussioni, ma ciò non ha finora avvicinato i membri del consiglio a un accordo.
Sul tavolo la proroga dell’esenzione dal vaccino contro il Covid-19
L’estensione dell’esenzione dal vaccino contro il COVID-19 per includere diagnosi e trattamenti sarà ancora una volta all’ordine del giorno del Consiglio sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale (TRIPS) dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) lunedì e martedì (30-31 Ottobre).
Pochi progressi
Secondo il funzionario commerciale con sede a Ginevra, il contributo dell’UE alla riunione del Consiglio TRIPS è stato che la situazione relativa all’accesso globale ai prodotti COVID-19 è complessa e deve considerare molte prospettive diverse, oltre a incoraggiare il lavoro a continuare.
Ciò fa eco a ciò che un portavoce della Commissione europea ha detto a Euractiv la settimana scorsa e quindi non aggiunge nulla di nuovo al tavolo. Inoltre, secondo quanto riferito, non ci sono stati nuovi suggerimenti da parte degli Stati Uniti durante l’incontro.
Nonostante le richieste di prospettive diverse da parte di alcuni paesi, il Brasile ha sostenuto che c’erano informazioni sufficienti per prendere una decisione, mentre il Sud Africa – sostenuto dal gruppo dei paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), il gruppo dei paesi meno sviluppati (LDC), Indonesia, India, Egitto e Cambogia – hanno sollecitato una proroga da decidere quando il Consiglio generale dell’OMC si riunirà a dicembre.
La conferenza ministeriale dell’OMC concede la deroga TRIPS alle critiche
I membri dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) venerdì (17 giugno) hanno raggiunto un accordo per rinunciare ad alcune parti dell’accordo dell’OMC sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale legati al commercio (TRIPS), sebbene l’accordo sia stato criticato sia dalle aziende farmaceutiche che da gruppi della società civile.
Ricchezza di informazioni
Sia il rapporto statunitense che la sessione tematica di settembre hanno arricchito la ricchezza di dati volti a informare i negoziati sull’accesso globale alla diagnostica e alle terapie per il COVID-19.
Uno dei temi più delicati è quello delle licenze volontarie e obbligatorie.
La licenza obbligatoria (CL) avviene quando un governo consente a un’entità separata dal titolare del brevetto di produrre un prodotto protetto dalla proprietà intellettuale senza l’approvazione del proprietario. Questa pratica è stata scoraggiata dalle aziende farmaceutiche basate sulla ricerca perché sostengono che danneggerebbe la ricerca e lo sviluppo. Invece, sostengono la concessione di licenze volontarie.
Il rapporto statunitense sostiene la tesi della società civile secondo cui il CL può migliorare l’accesso e in alcuni casi stimolare la produzione locale. Tuttavia, si sottolinea che queste licenze coprono solo i brevetti e non includono know-how come segreti commerciali, specifiche tecniche e formazione, istruzioni, controlli di processo, dati di test e procedure di controllo della qualità.
D’altro canto, il rapporto afferma che non esistono ricerche sufficienti per concludere che i CL danneggiano l’innovazione.
Il presidente del Consiglio TRIPS, Pimchanok Pitfield, ha esortato i paesi a decidere sull’estensione prima della conferenza ministeriale dell’OMC (MC13) nel febbraio 2024.
[A cura di Giedrė Peseckytė/Nathalie Weatherald]