Non si può accettare il silenzio sugli abusi – Papa

(COLORnews) – ROMA, 18 NOV – Non si possono accettare silenzi o insabbiamenti sulla questione degli abusi sessuali all’interno della Chiesa. Lo ha detto sabato Papa Francesco.

“Sulla questione degli abusi non possono essere accettati silenzi o insabbiamenti.

Questa non è una questione negoziabile”, ha detto il Papa durante l’udienza con i rappresentanti dei centri diocesani di ascolto della Conferenza episcopale italiana.

“È importante perseguire la verità e il ripristino della giustizia all’interno della comunità ecclesiale anche quando il comportamento non è considerato reato secondo la legge statale ma è considerato reato secondo la legge canonica”, ha proseguito.

Gli abusi sono “una realtà dolorosa” e “non possiamo fermarci nella nostra azione di tutela dei minori e delle persone vulnerabili e allo stesso tempo di lotta contro ogni forma di abuso sessuale o di abuso di potere e di coscienza”, ha affermato Francesco, indicando tre azioni necessarie: “ custodire, ascoltare e curare”.

“Solo ascoltando il dolore delle persone che hanno subito questi terribili crimini possiamo essere spinti alla solidarietà e spinti a fare tutto il possibile affinché gli abusi non si ripetano”, ha affermato.

La Conferenza episcopale italiana ha affermato giovedì che nel 2022 sono state denunciate 54 vittime di presunti abusi da parte di persone nella Chiesa.

Alcuni degli episodi denunciati risalgono a prima del 2022 e hanno coinvolto un totale di 32 presunti autori di abusi.

Il Papa ha però ricordato che gli abusi sessuali non avvengono solo all’interno della Chiesa, ma anche in altri ambienti come la famiglia, la comunità locale, il mondo dello sport e la scuola.

Francesco ha anche invitato il pubblico a lottare contro la pornografia infantile.

“Fate attenzione anche a una cosa molto brutta che succede, cioè i film pornografici che utilizzano i bambini”, ha detto.

“Succede, infatti, è a portata di mano di chiunque sia disposto a pagare, sul proprio cellulare.

“Dove si fanno questi film? Chi è responsabile? In quale Paese? Lavorate su questo: dobbiamo impegnarci in questa lotta perché la cosa più brutta si diffonde sui cellulari”, ha concluso il papa. (COLORnews).

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