Operaio investito e ucciso da un furgone mentre taglia l’erba

(COLORnews) – ROMA, 25 AGO – Un operaio di 42 anni e’ stato investito e ucciso da un furgone giovedì mentre tagliava l’erba nei pressi di una stazione di servizio su un’autostrada del nord Italia.
L’uomo, Matteo Tambalo, artigiano residente a Ca’ degli Oppi, frazione del vicino comune di Oppeano, è stato ucciso mentre lavorava sul ciglio della carreggiata destra della carreggiata.
L’autista del furgone ha perso il controllo del mezzo per ragioni ancora sconosciute e si è schiantato contro Tambalo.
Una squadra dei vigili del fuoco della vicina Verona è arrivata e ha cercato di estrarre viva la vittima da sotto il veicolo, ma era già morto.
L’autista del furgone è stato trasportato in ospedale con lievi ferite.
È stata disposta l’autopsia.
È l’ultimo di una lunga serie di decessi per incidenti sul lavoro in Italia.
Altri quattro lavoratori sono morti sul lavoro in una settimana di cui uno alla Farnesina a Roma.
Il governo ha adottato diverse misure per cercare di arginare l’ondata di morti, ma l’ondata, che ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica oltre un anno fa con la morte di una 22enne madre di un bambino di cinque, Luana D’Orazio , in un incidente in una fabbrica tessile nei pressi di Prato il 3 maggio 2021, è proseguito senza sosta.
I recenti decessi sono stati gli ultimi di un’ondata scioccante di decessi per incidenti sul lavoro in Italia che ha visto la morte di 1.221 lo scorso anno e che ha stimolato l’azione del governo.
Tali morti sono una tragedia nazionale, ha affermato il 22 ottobre il ministro della Giustizia uscente Marta Cartabia.
Ha detto che il governo è intervenuto aumentando il numero di ispettori e controlli, ma una nuova legge sulla responsabilità amministrativa sarebbe ancora più utile per fermare l’ondata di vittime.
Il 17 ottobre il premier Mario Draghi ha affermato che le norme sulla sicurezza sul lavoro recentemente approvate dal governo hanno inviato il “segnale inequivocabile che non è possibile risparmiare (denaro) a scapito della vita dei lavoratori” dopo che l’ondata è continuata con altri quattro morti in un giorno.
“Come governo, ci siamo impegnati a fare tutto il possibile per evitare che questi episodi si ripetano”, ha detto Draghi.
“Le norme sono la realizzazione di questa promessa. Stiamo aumentando il numero degli ispettori sul posto di lavoro, stiamo inasprindo le sanzioni, stiamo potenziando l’informatizzazione per migliorare i controlli”. Nonostante ciò, mentre le morti continuavano, le tre grandi confederazioni sindacali italiane, CGIL, Cisl e Uil, hanno tenuto a metà dicembre una grande manifestazione a Roma per chiedere ulteriori interventi urgenti in materia di salute e sicurezza.
Il 21 dicembre a Torino è stata organizzata una giornata di lutto per tre lavoratori morti per il crollo di una grossa gru nella città del nord il fine settimana precedente.
Il rieletto presidente Sergio Mattarella ha detto nel suo secondo discorso inaugurale a febbraio che tali morti devono finire, mentre anche papa Francesco si è unito al coro contro il fenomeno.
Il governo ha recentemente presentato una nuova serie di misure per aumentare la sicurezza sul lavoro. (COLORnews).
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