Perché Bucha deve essere indagato

Quasi ogni angolo di Bucha è ora una scena del crimine e sembrava che la morte fosse ovunque”, ha affermato Richard Weir, ricercatore di crisi e conflitti presso Human Rights Watch. “Le prove indicano che le forze russe che occupano Bucha hanno mostrato disprezzo e disprezzo per la vita civile e i principi più fondamentali delle leggi di guerra”.

“Il 15 aprile il procuratore regionale capo a Bucha, Ruslan Kravchenko, ha dichiarato a Human Rights Watch che 278 corpi erano stati trovati nella città da quando le forze russe si erano ritirate, la stragrande maggioranza dei quali civili, e che il numero avrebbe dovuto aumentare con l’aumentare dei corpi vengono scoperti”.

Le leggi di guerra proibiscono l’uccisione intenzionale e indiscriminata, la tortura, le sparizioni forzate e il trattamento disumano dei combattenti catturati e dei civili in custodia. È inoltre vietato il saccheggio o il saccheggio. Chiunque ordini o commetta deliberatamente tali atti, o li aiuti e li favorisca, è responsabile di crimini di guerra.

Dopo quasi cento giorni di guerra in Ucraina, il procuratore generale degli Stati Uniti, Merrick Garland, ha annunciato che il Dipartimento di Giustizia contribuirà alle indagini internazionali sui presunti crimini di guerra in Ucraina, affermando che gli Stati Uniti stanno portando avanti gli sforzi per trattenere la Russia legalmente responsabile delle atrocità commesse durante la guerra contro l’Ucraina.

Questa è una notizia estremamente gradita perché mostra la necessità per l’Ucraina, i suoi partner occidentali e in particolare la Russia della rilevanza e della determinazione nell’affermare la responsabilità legale durante la guerra in Ucraina.

Altrettanto importante, mostrerà e illustrerà che il perseguimento della verità e dei procedimenti giudiziari basati sui fatti “istituzionalizzeranno” nella mente delle democrazie mondiali, le smentite e gli inganni della Russia attraverso il ricorso legale internazionale. L’avvio di procedimenti legali esporrebbe gli sforzi di propaganda della Russia, definendola un bugiardo aggressivo e nazionale, che, in contrapposizione all’Ucraina, illustrerà le grandi differenze nei valori fondamentali di ciascuna società.

L’esposizione giudiziaria indebolirà la determinazione retorica della Russia e minerà la sua giustificazione per aver condotto una guerra illegale e chiaramente immorale contro l’Ucraina, riaffermando al contempo il principio della responsabilità legale. Non ci sarà giustizia, né pace duratura, se la Russia non sarà ritenuta legalmente responsabile.

E proprio come la Germania è stata ritenuta responsabile delle sue atrocità nella seconda guerra mondiale, così dovrebbe anche la Russia. Non ritenere la Russia responsabile dei suoi crimini in Ucraina equivarrebbe a favorire i crimini della Russia contro l’umanità ucraina.

Ciò che deve essere illustrato, ed è qui che devono essere richiamate sia la Germania che la Francia, è un giudizio chiaro e una condanna delle azioni genocide della Russia in Ucraina. Non farlo sarebbe un atto di negligenza da parte delle società democratiche e un segno che il mondo occidentale non solo non ha imparato le lezioni storiche delle azioni genocide naziste, ma non ha applicato queste lezioni storiche nel contesto dell’attuale geo- realtà politiche.

Non basta piangere e addolorare i morti. Non basta essere inorriditi e respinti dai crimini di Bucha e dai numerosi altri “stadi della morte” in tutta l’Ucraina. Le indagini non bastano.

I russi hanno deliberatamente ribaltato l’ordine civile in Ucraina. Stanno cercando di imporre una moralità e un ‘ordine’ che non rispetti nemmeno i diritti umani fondamentali. Una morale che non rispetta la dignità umana e che non è né informata né governata dal riconoscimento fondamentale di qualsiasi ordinamento morale o giuridico che possa essere definito civile.

Ciò di cui l’Ucraina ha bisogno è l’instaurazione di una tradizione legale che renda sacrosanta la dignità individuale della vita ucraina nelle sue terre. Si tratta di un’opportunità storica che non va sprecata.

E sebbene i cittadini ucraini continuino a idealizzare il principio della giustizia e dell’equità per tutti, specialmente nell’era post-Maidan, i leader ucraini non sono riusciti a raggiungere questo obiettivo. La guerra della Russia con l’Ucraina mira a garantire che tali sforzi continuino a fallire.

La giustizia in Ucraina, anche in tempo di guerra, ora non solo deve essere vista come fatta, ma deve essere fatta. Il mancato raggiungimento di questo obiettivo indurerà il cinismo dei cittadini ucraini nei confronti dei principi democratici, a cui per anni e anni è stata promessa l’equità, la giustizia e la responsabilità, solo per essere delusi da coloro la cui determinazione non riesce a stabilire tali basi per l’ordine umano e civile.

Non è tanto che l’Ucraina sia una terra senza legge, è comunque una terra dove non si pratica un diritto giusto e dove non esiste una tradizione di giurisprudenza che fornisca sicurezza agli individui.

Ciò che gli ucraini devono ancora imparare è che la forza di una società democratica sovrana è determinata dalla volontà e dalla capacità di tale società di perseguire i crimini contro i suoi cittadini. È attraverso procedimenti giudiziari contro criminali contro i diritti umani fondamentali dei cittadini di un paese che mostra il livello di impegno istituzionale per la sicurezza individuale dei suoi cittadini e il loro diritto a sperimentare la dignità umana fondamentale. Per quanto difficile, questa è la strada che deve essere percorsa.

L’Ucraina non è la Russia e non sarà mai la Russia. Si sono sempre differenziati per i loro valori innati, soprattutto per quanto riguarda il modo in cui vedono la vita umana. È tempo che i partner occidentali dell’Ucraina se ne rendano conto. L’Ucraina sta lottando per affermare i valori che ha in comune con i suoi partner occidentali. Questa è l’essenza della sua resistenza alla Russia.

Accettando l’aiuto e cooperando con i suoi partner occidentali, l’Ucraina dimostrerà il suo impegno a governarsi sottomettendosi allo stato di diritto, dando al contempo a se stessa l’opportunità di imparare come una tale domanda può influenzare positivamente il comportamento lecito e legalmente responsabile nei suoi civili del dopoguerra vita.

In secondo luogo, nel soddisfare le sue richieste di giustizia, l’Ucraina avrà illustrato il suo impegno per la giustizia individuale all’interno del proprio paese e per un sistema giudiziario basato sulla verità e sui fatti.

Inoltre, stabilirà il principio della responsabilità legale per il comportamento sulle sue terre.

Ma forse, soprattutto, avrà illustrato che, in quanto società più ampia, avrà aperto una strada legale su cui può viaggiare per ottenere l’ingresso nell’Unione europea delle società basate sul diritto.

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