Roma studia un piano per limitare l'accesso alla Fontana di Trevi, conferma il sindaco
Gualtieri: la situazione alla Fontana di Trevi sta diventando difficile da gestire.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha confermato giovedì che la città sta studiando un piano per limitare l'accesso alla Fontana di Trevi, descrivendola ai giornalisti come una possibilità “molto concreta”.
Gualtieri ha risposto alle domande sul piano lanciato mercoledì dall'assessore al turismo della Capitale Alessandro Onorato in un'intervista al Corriere della Sera.
Onorato ha affermato di essere favorevole all'idea di introdurre un sistema di biglietteria per la Fontana di Trevi, in base al quale i turisti pagheranno un “euro simbolico” per visitare il monumento dopo aver prenotato la propria fascia oraria.
La situazione alla Fontana di Trevi sta “diventando molto difficile da gestire” – ha detto giovedì Gualtieri – “Anche gli agenti della Polizia Locale ce lo dicono sempre: c'è una concentrazione di persone che rende difficile un'adeguata tutela del monumento ed è spesso fonte di degrado”.
La folla della Fontana di Trevi oggi #25maggio #Roma foto.twitter.com/9jEG2i9HZk
— Ricercato a Roma (@wantedinrome) 25 maggio 2023
La fontana è spesso teatro di comportamenti scorretti da parte dei turisti, che si tuffano in acqua (un reato che comporta una multa fino a 550 €), si azzuffano per farsi un selfie e sporcano il monumento barocco con gelato e pizza.
Gualtieri ha affermato che le autorità cittadine stanno ora lavorando per trovare la “soluzione migliore” per gestire il flusso di folla e proteggere la Fontana di Trevi, una mossa che sarebbe anche “nell'interesse dei turisti che vengono da tutto il mondo per godere della sua bellezza”.
I residenti di Roma hanno messo in dubbio sui social media la fattibilità del piano poiché, a differenza del Pantheon, dove l'anno scorso è stato introdotto un biglietto d'ingresso di 5 euro, la Fontana di Trevi è un sito all'aperto con più punti di accesso.