senz’anima, presuntuoso ed egocentrico –

Jared Kushner è salito sul carro: ha scritto un libro, “Breaking History”, sul suo tempo alla Casa Bianca. Ha rivelato qualcosa non progettato per curare l’eredità contaminata della presidenza Trump e brunire la propria immagine?
Le prime recensioni dei maggiori critici ci dicono cosa aspettarci nelle pesanti 492 pagine. Quasi all’unanimità non si sono complimentati con lo sforzo letterario di Kushner. “Stupido”, “senza anima”, “mancanza di intuizione”, questi sono alcuni degli aggettivi scelti ad esso che sono stati applicati. Il critico del New York Times Dwight Garner, va dritto al cuore del personaggio di Kushner: “Kushner sembra un manichino e scrive come tale”.
La domanda che potrebbe interessarci è: Kushner ha fornito un quadro ragionevolmente oggettivo, o anche solo informativo, dell’amministrazione Trump? “Kushner ignora quasi del tutto il caos, l’alienazione degli alleati, la violazione di leggi e norme, i flirt con i dittatori, la perdita totale della leadership morale americana e così via, all’infinito, per parlare del suo armeggiare da ragazzo (il “meccanico ”) con problemi a cui era interessato.”
Garner non ha parole gentili da dire sul libro o su Kushner. “Che libro nauseante avere tra le mani”, scrive, e contesta la possibilità stessa che Kushner avrebbe potuto scriverne uno più onesto o degno. “Una volta che qualcuno ha felicemente lavorato al fianco di uno dei bugiardi più flagranti, sistematici e potenti nella storia di questo paese, come ci si può aspettare che qualcuno creda a una parola che dice?”
Il New York Times non è l’unica fonte ad aver stroncato il libro così a fondo. Il Guardian ha scritto: “Si trova all’incrocio tra rotazione, assoluzione e auto-esaltazione”.
L’imbiancatura da parte di Kushner della bancarotta morale di Trump è altrettanto completa. Non menziona nemmeno i nomi di due amanti di Trump, Stormy Daniels, la star del cinema per adulti, e Karen McDougal, la modella di Playboy, e spiega disinvoltamente l’arresto e il carcere di suo padre. “L’infedeltà di Billy era un segreto di Pulcinella in ufficio, e per mostrare a sua sorella Esther che tipo di uomo aveva sposato, mio padre assunse una prostituta che sedusse Billy”.
Quanto a se stesso, non perde occasione per elogiare se stesso e prendersi il merito dove non gli era dovuto.