Un enologo viene trovato morto a faccia in giù in un tino di prosecco dopo essere svenuto a causa dei fumi tossici mentre salvava un compagno di lavoro caduto nell’acqua

Un enologo viene trovato morto a faccia in giù in un tino di prosecco dopo essere svenuto a causa dei fumi tossici mentre salvava un compagno di lavoro caduto nell’acqua

  • Marco Bettolini sarebbe stato trovato morto sul fondo della tanica del prosecco

Un enologo è stato trovato morto a faccia in giù in un’enorme vasca di prosecco dopo essere svenuto a causa dei gas tossici della fermentazione mentre salvava un collega di lavoro.

L’eroico Marco Bettolini si è buttato nella vasca quando ha visto il collega Alberto Pin svenuto presso l’azienda vinicola Ca’ di Rajo, in provincia di Treviso, in Veneto, giovedì della scorsa settimana.

Ma anche il signor Bettolini è stato presto travolto dagli stessi vapori ed è crollato nella vasca dopo aver salvato il suo amico, hanno riferito i media locali.

Entrambi i vignaioli caddero nel tino ma morì solo il signor Bettolini. Secondo quanto riferito, è stato trovato morto sul fondo del serbatoio mentre il signor Pin veniva portato in ospedale.

I fumi tossici come il monossido di carbonio e l’azoto prodotti durante la vinificazione possono essere mortali in spazi chiusi, soprattutto se prodotti in grandi quantità.

Marco Bettolini (nella foto), un enologo italiano, sarebbe annegato in una vasca di vino caduta nel mosto in fermentazione mentre cercava di salvare un collega

L'eroico Marco Bettolini (nella foto) si è buttato nella vasca quando ha visto il collega Alberto Pin svenuto presso l'azienda vinicola Ca' di Rajo in provincia di Treviso

L’eroico Marco Bettolini (nella foto) si è buttato nella vasca quando ha visto il collega Alberto Pin svenuto presso l’azienda vinicola Ca’ di Rajo in provincia di Treviso

Nessuno dei due uomini, è emerso, indossava una bombola di ossigeno e un respiratore al momento dell’incidente.

Gli investigatori sugli incidenti ritengono che Pin sia entrato nel serbatoio quando ha notato un guasto in uno dei contatori del serbatoio.

Sarà disposta l’autopsia per stabilire se Bettollini sia morto per annegamento o asfissia.

Le aziende vinicole generalmente dispongono di sistemi di ventilazione necessari che consentono all’aria tossica di fuoriuscire e prevenire incidenti gravi.

Il procuratore capo Marco Martani ha dichiarato: ‘Dalle informazioni finora raccolte dalle forze dell’ordine, nessuno dovrebbe essere entrato in quella vasca, in quanto i lavori di manutenzione sono affidati a una ditta esterna specializzata dotata di mascherine e sistemi che avrebbero scongiurato il rischio di intossicazione’.

Il titolare dell’azienda, Simone Cecchetto, ha espresso il suo cordoglio aggiungendo: ‘Siamo devastati dal dolore; per noi sono come due fratelli, due figli.

Il mio pensiero va solo a questi ragazzi cresciuti con noi e alle loro famiglie. Preghiamo affinché Alberto si riprenda il più presto possibile.’

Pin rimane ricoverato in ospedale in un reparto di terapia intensiva.

L’indagine è in corso. Del caso sta esaminando anche l’Azienda sanitaria locale.

Circa 15.000 forme di formaggio sono crollate dopo che uno scaffale ha innescato un effetto domino mortale in una fabbrica in Lombardia (nella foto)

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Il casaro Giacomo Chiapparini lascia la moglie, due figli e diversi nipoti

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I sindacati italiani mettono da tempo in discussione gli standard di sicurezza nel settore della produzione di alimenti e bevande.

Ciò avviene dopo che il mese scorso il capo di un’azienda casearia italiana è stato schiacciato a morte quando 15.000 forme di formaggio lo hanno seppellito nella sua stessa fabbrica.

Giacomo Chiapparini, 74 anni, è stato tragicamente trovato morto dai vigili del fuoco dopo che uno scaffale si era rotto nella sua fabbrica nel nord della Lombardia all’inizio di agosto e aveva provocato un effetto domino che aveva fatto crollare un totale di 15.000 forme di Grana Padano.

Le forme di Grana Padano, molto simile al Parmigiano Reggiano, possono pesare fino a 40 kg ciascuna.

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